08 gennaio 2021

Post finale: la stazione totale a 360 gradi

Si conclude con questo post il mio blog interamente dedicato alla stazione totale, uno strumento moderno, complesso e articolato per le tecnologie usate, ma molto intuitivo nel suo utilizzo.

La stazione è adoperata da molti professionisti come ingegneri, architetti, topografi ed archeologhi, grazie alle sue molteplici funzioni. Nel corso di queste settimane abbiamo sviscerato ogni aspetto di questo strumento, non soltanto quelli tecnico-scientifici, ma ogni correlazione e rapporto che essa ha con la società e la sfera umanistica. In questo post potrete rileggere gli step di questo blog, cliccando sulle parole blu.

La trattazione dettagliata dello strumento è cominciata con l'analisi del nome, che ha evidenziato la completezza dello strumento, con cui è possibile effettuare numerose misurazioni. Con le varie traduzioni abbiamo notato che questo strumento è espresso nelle lingue europee con parole molto simili tra loro, come spesso accade in ambito tecnico-scientifico.

Ho inserito più immagini per presentare nel miglior modo possibile lo strumento, che è molto complesso e ricco di elementi. In particolare lo potete apprezzare nella prima immagine del blog, nell'immagine che si trova nella parte alta della pagina iniziale, nel post dove è presente il suo simbolo e ancor meglio nell'esploso che mostra bene tutte le sue componenti, descritte meglio nel glossario iniziale.

Il percorso non è infatti formato da sole immagini, ma si è concentrato molto sulle parole. Ricco di parole è l'abbecedario dello strumento, che più di tutti fornisce una rapida carrellata di nomi, luoghi e strumenti che in qualche modo sono stati e sono tutt'oggi legati alla stazione. Parole legate solidamente sono quelle della mappa concettuale, uno schema che non ha un inizio ed una fine ma è governato dai concetti, connessi in una rete. All'apparenza simile, ma solo all'apparenza, è la tassonomia dello strumento, in cui ho evidenziato innanzitutto la scienza di cui la stazione è protagonista, la topografia, e successivamente l'importante sviluppo scientifico che ha portato al perfezionamento di due strumenti che poi sono stati uniti per creare la stazione, ovvero il teodolite e il distanziometro elettronico, i quali inventori sono menzionati nel post 9. L'unione è dunque una parola chiave di questo oggetto e lo è stata sicuramente nella mente di Grigory Beschasny e dei suoi colleghi, che nel 1973 hanno brevettato questo strumento nell'allora Unione Sovietica.

Nel corso degli anni la stazione totale è migliorata sensibilmente, fino a raggiungere la portata di 10.000 metri e un tempo di misurazione di 1,5 secondi: questi ed altri numeri sono stati elencati nel post dedicato ad essi, necessario nella descrizione di uno strumento di misurazione. Altrettanto importanti sono le ricerche scientifiche, fondamentali per l'innovazione tecnologica di cui la creazione della stazione è una naturale conseguenza. Tutte queste ricerche sono naturalmente basate su saldi principi fisici, alcuni dei quali citati in un post, e strettamente collegati ad essi sono i svariati materiali che compongono la stazione. Tra i componenti più sorprendenti della stazione vi è sicuramente il laser, del quale ho analizzato gli usi chimico-industriali nel post 26.

La scienza è protagonista, ma non è la sola ad aver accompagnato questo blog, in cui ho scritto anche della produzione dello strumento e delle normative che regolano il suo utilizzo, necessarie per garantire la piena sicurezza dei suoi utilizzatori. Impossibile pensare alla produzione in larga scala di un oggetto senza citare alcune delle aziende leader nel settore, riportate nel post "I costruttori" e in quello sul marchio.  In ultimo ho inserito un esempio di pubblicità del prodotto in questione, in particolare un volantino realizzato da un pubblicitario italiano.

Impossibile dimenticare l'aspetto umanistico, culturale e letterario: un post è dedicato ai libri sulla stazione, mentre il numero 24, a parer mio uno dei più interessanti, fa uso del sito Google Ngram Viewer, con cui si può vedere, mediante grafici, l'uso di determinate parole in tutti i libri pubblicati dal 1500 in poi (tutti quelli raccolti da Google Books). Indubbiamente legato ai libri è il mito di questo blog, che descrive la città perduta di Atlantide e i tentativi recenti di ritrovare i suoi resti.

Strettamente collegata alla stazione è la topografia, presente nel cinema col film italiano "La misura del confine" e nei fumetti con la simpatica striscia di Calvin & Hobbes, divertente ma comunque non priva di profondo significato. Un oggetto quotidiano come il fumetto è certamente il francobollo, inserito nel post dedicato

Per concludere, qualora questo blog vi avesse convinto ad acquistare questo strumento o a provare quello di un amico o collega, non dimenticate di consultare bene il manuale d'uso dedicato, per sfruttare al meglio la potenza di questo straordinario strumento!

Grazie mille per la lettura.


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